Tutti a discutere – legulei, costituzionalisti, economisti e varia chiacchierona umanità – se ridurre o meno il numero dei parlamentari per ridurre le spese della politica.
All’ignoranza più crassa si unisce, in complice idiozia, la più vergognosa malafede. Lega e Fratelli d’Italia per il Sì, a sostenere un governo fallimentare ed antinazionale: come i noti ladri pisani che litigano di giorno e di notte si accordano per rubare insieme.
Vogliamo una riforma seria del circo parlamentare? Io, notoriamente un genio seppure riconosciuto solo dalla mamma, propongo quanto segue.
Dato che servire la Nazione deve essere un onore per colui il quale è chiamato a tale compito, l’eletto in questione accetta il celebrato incarico con alcune precise e irrinunciabili condizioni: fedina penale pulita per qualsiasi tipo di reato comune, accettando delle variabili per taluni infrazioni legati all’attività strettamente politica; presentazione dettagliata dei suoi averi, liquidi e immobili, al momento dell’elezione con verifica del riscontro a fine mandato; mantenimento della paga o dello stipendio della sua attività lavorativa, con l’ovvia gratuità di domicilio, di spostamenti istituzionali, di sostentamento alimentare e di ogni supporto alla funzione politica (sede, segreteria, telefono ecc.) con rigorosa documentazione; curriculum professionale particolareggiato e veritiero al fine di poter accedere ad incarichi confacenti alle proprie competenze; impegno lavorativo comprovato da orari quotidiani e da presenze fattive e partecipate.
Domanda maliziosa. Pensate che ci sarebbe la corsa per raggiungere questa posizione onorevole – termine inteso, questa volta, nella sua precisa accezione?
La mia risposta, altrettanto sconveniente, è no!
Perché la democrazia è quella forma politica che ha in sé il germe della corruzione impunita. Come già detto e scritto in altre sedi, raccatta gran parte di falliti, malriusciti ed emarginati sociali, li ripulisce, li fornisce di retribuzioni sontuose e di prebende smaccate, li toglie dalla più totale e anonima oscurità, offre loro una fittizia identità. E qualche ingenuiotto pensa che simili rottami sarebbero disposti a cambiare il sistema che li ha ampiamente compensati della loro nullità?
E poi, piccolo gossip istituzional-burocratico. Se questo governo con tale rappresentanza di inutili ha cooptato oltre cinquecento tecnici per il problema virale, con la metà c’è il sospetto che dovrebbero assumerne mille, mantenendo l’infimo profilo dell’attuale classe politica.
Riassunto:
NO AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI! SÌ AL TAGLIO DEGLI STIPENDI! SÌ ALLE COMPETENZE! SÌ ALL’IMPEGNO LAVORATIVO!
Per l’attività antinazionale sarei per la fucilazione alla schiena dei responsabili, ma questo è un pensiero osé, quindi fate finta di niente.
1 Comment
Il Parlamento in questa maniera di svuoterebbe da se...a meno che i controlli li facesse Palamara o chi per Lui