“L’immensa maggioranza dei “Malati” è sedata, e agisce razionalmente e docilmente. […] Sono soddisfatti della propria condizione”. Così Eduard Veniaminovich Savenko, in arte Eduard Limonov, giudicava i cittadini occidentali. Non più dissidenti pericolosi, ma solo disturbati mentali da ridurre alla ragionevolezza e all’adattamento. Cos’altro è, se non questo monotono adattamento, la famigerata resilienza dell’altrettanto famigerato PNRR.

 

Limonov aveva perfettamente individuato la fonte originaria di questo obiettivo contro l’intero Occidente: “L’America è stata la prima ad aver capito la necessità di costruire falsi eroi, ma veri Malati modello”.

Il vero eroe è quello che pazientemente ubbidisce alle paradossali regole di un sistema castrante – le false vaccinazioni durante il criminale esperimento pandemico lo dimostrano oltre ogni ragionevole dubbio. Nella mediocre quotidianità, la considerazione che il potere ha della plebe e della sua insufficiente capacità critica intellettiva è tutta condensata nelle prescrizioni da un lato ridicole e dall’altro persecutorie poste in essere dal sistema: “attenti che è bagnato e si scivola”, “occhio al gradino”, “non ingerire l’antigelo”, “non toccare la corrente con le mani bagnate” ed altri incantevoli avvertimenti per disastrati mentali.

 

E la maggioranza belante, gode, pensando con quanta benevolenza lo Stato accudente si preoccupa per la sua sicurezza e la sua incolumità. Il fatto di essere trattati da poco più che disabili non procura il minimo brivido ai cittadini sotto tutela, ma anzi godono della gratuita comodità di non pensare.

Gli Agitati, sempre possibili in qualsiasi tipo di istituzione e non solo nell’ospizio, “vengono privati del diritto morale di ribellarsi alla propria Amministrazione. È ciò che viene chiamato “Nuovo Ordine Mondiale”.

Tutti i pensieri e tutte i progetti devono essere resi inoffensivi, e quindi l’obiettivo è di disinnescare qualunque velleità degli Agitati. “Convinti che la maggior parte degli amministrati siano dei sub-umani”, gli amministratori hanno innanzitutto operato al fine di ridurre i leader in comunicatori, le aggregazioni ideologiche in collettività pubblicitarie, la mediocrità come traguardo per azzerare ogni conflitto interpersonale, l’informazione usata come strumento di ipnosi collettiva.

“Se la mediocrità è di norma alla sfilata delle star” dicono le fighette, “allora tutto va per il meglio nel più mediocre dei mondi possibili”, e l’abitudine ad essere considerati degli innocui disadattati cagionevoli di salute e bisognosi di comprensione non procura il minimo brivido ai beneficiari dei più disparati comfort, abituati ad una atmosfera in cui “Gli eroi dell’attuale scena pop sono un adolescente in piena pubertà, una vecchia puttana, un castrato e un ermafrodito. Nemmeno l’ombra di un uomo”.