Era consuetudine tra combattenti sospendere le ostilità in occasione di feste condivise e abbandonare le rispettive trincee per brindare insieme, dividere eventuali doni, prima di riprendere le armi.
Questo stile guerresco mi piacerebbe condividerlo con i miliziani jihadisti, quelli integralisti duri e puri, rivolgendo loro un appello quasi come quello che Togliatti inviò ai fascisti chiamandoli “fratelli in camicia nera”.
Un sogno, magari macabro, che ho elaborato leggendo l’ultimo saggio di Jean Birnbaum, “Occidente Infedele“, approfondito, sincero e rigoroso come le altre sue opere.
Questo giornalista di sinistra, estraneo a quella che lui definisce <<pia congregazione>> dei marxisti terzomondisti, pacifisti e razzisti all’incontrario, denuncia il cieco fanatismo antioccidentale dei vari Badiou, Todd, Castagner, Bensaïd, del Comitato invisibile, che con le loro opere e omissioni negano la realtà jihadista e perpetrano la diffamazione e la morte della propria nazione.
Denuncia la loro viltà per aver abbandonato il compagno Käre Bluitgen alla censura danese, per non aver difeso l’altro compagno Salman Rushdie dalla condanna a morte pronunciata dagli islamisti iraniani, per non ascoltare la giurista algerina Karima Bennoune che come altre personalità non allineate <<si sentono abbandonate dai progressisti occidentali, sempre più accecati dai loro paraocchi postcoloniali>>.
Denuncia la suicida negazione della <<rabbia musulmana>> orchestrata da organizzazioni islamiste internazionali, anche di fronte alla realtà che <<ogni volta che gli islamisti sono stati in condizione di farlo, hanno assassinato i militanti e le militanti del movimento operaio, i sindacalisti, le femministe, i difensori dei diritti umani>>.
Bene, Fratelli Musulmani, abbracciamoci e facciamo un accordo. Aiutatemi a realizzare questo macabro sogno. Per un anno sospendete le attività contro l’Occidente, e applicatevi solo a liberarci dai nemici comuni che sono dentro di noi.
Un accordo di non belligeranza tra corretti e leali nemici in cambio della liberazione dai vostri finti amici e nostri reali disertori e traditori.
E mi immagino la tolleranza delle Guardie della Rivoluzione poste a servizio d’ordine del gay-pride; godo al pensiero delle femministe sotterrate mentre maschioni intabarrati scelgono i sassi di giusta misura per lapidarle; palpito di emozione nell’osservare in distanza le giovanette isteriche e libertarie, con i loro cartelli blasfemi e pornografici inneggianti alla sessualità, essere scelte come schiave e ricoperte con tanto di zanzariera detta tecnicamente burqa; sussulto di fremiti ad aspettare lo schianto dal terzo piano di tanti giovanotti ambigui, accoglienti e pacifici.
In questo senso abbiamo un nemico comune: l’Occidente decadente, perverso, senza Dio né ideali, senza morale né identità, senza orgoglio né carattere. Perché questo non è l’Occidente, ma la sua scimmia, il <<cadavere in decomposizione del movimento progressista>>, come ha scritto Gilbert Anchar.
Solo un anno, Fratelli Mussulmani, e poi potremo tornare a combatterci ognuno per la propria civiltà, ma senza la morchia ideologica che impedisce, a noi occidentali, di percorrere il nostro sentiero di guerra.
2 Comments
Non tutto ciò che fanno gli islamici è sbagliato. Si chiama diritto naturale delle persone e dei popoli
Sono perfettamente d'accordo. Quello che non condivido è la spontanea rinuncia al nostro diritto altrettanto naturale.