For the Time Being: A Christmas Oratorio” di Wystan Hugh Auden (1907-1973)

Erode, fondamentalmente buono, pensa alla necessità di dover uccidere degli innocenti pur di eliminare un unico bambino, al fine di prevenire un futuro catastrofico che così lo immagina il poeta:

<<Non occorre essere profeti per prevedere le conseguenze…

<<La Ragione sarà sostituita dalla Rivelazione

La conoscenza degenererà in un tumulto di visioni soggettive – sensazioni viscerali indotte dalla denutrizione, immagini angeliche suscitate dalla febbre o dalle droghe, sogni premonitori ispirati dallo scroscio di una cascata. Compiute cosmogonie nasceranno da dimenticati rancori personali, intere epoche saranno scritte in idiomi privati, gli scarabocchi dei bambini innalzati al di sopra dei più grandi capolavori…

<<L’Idealismo sarà scalzato dal Materialismo

Sviato dal normale sfogo nel patriottismo e nell’ordine civico o familiare, il bisogno delle masse di un Idolo visibile da venerare si incanalerà in alvei totalmente asociali, dove nessuna forma di istruzione potrà raggiungerlo. Onori divini saranno resi a lievi depressioni del terreno, animali domestici, mulini a vento diroccati o tumori maligni.

<<La Giustizia, come virtù cardinale, sarà rimpiazzata dalla Pietà, e svanirà ogni timore di castigo. Ogni scapestrato si congratulerà con se stesso: “Sono un tal peccatore che Dio è sceso di persona per salvarmi”. Ogni furfante dirà: “A me piace commettere crimini; a Dio piace perdonarli. Il mondo è davvero combinato a meraviglia”. La Nuova Aristocrazia consisterà esclusivamente di eremiti, vagabondi e invalidi permanenti. Il becero dal cuore d’oro, la prostituta consunta dalla tisi, la ragazza epilettica che comunica con gli animali saranno gli eroi e le eroine della Nuova Tragedia, mentre il generale, lo statista, il filosofo diverranno zimbello di satire e farse>>.

(In La cultura del piagnisteo, Robert Hughes, Adelphi, Milano 1994)