LA STORIA NON SARÀ MAESTRA DI VITA, MA CHI NON IMPARA DA LEI E DALLA REALTÀ PRESENTE O È UN IMBECILLE O È UN COMPLICE.

Il Belgio è occupato dal fondamentalismo con quartieri in mano integralista; in Inghilterra ci sono decine di Corti islamiche che applicano la Sharia; la Francia ha intere zone – a detta dell’ex Ministro degli Interni – che devono essere riconquistate: ergo sono già perdute; in Svezia ci sono scontri quotidiani e settimanali guerriglie.

L’Europa è alla deriva per la cecità buonista e la complicità viscida di un potere diffuso finalizzato alla disintegrazione della sua cultura, del suo retaggio e della sua identità.

Nessuno può giustificarsi dicendo di non sapere.

Nel 2015, in Olanda, viene attuato il primo esperimento di integrazione con la presentazione alle elezioni nazionali del primo partito islamico antirazzista e multiculturalista denominato Denk, “Pensiero”.

Dopo due anni, ecco i risultati della penetrazione islamica da una inchiesta di Giampaolo Rossi secondo il programma dei tre deputati eletti:

  1. Riconoscimento delle scuole islamiche parificate con quelle pubbliche olandesi;
  2. Separazione dei sessi nelle classi in cui si insegna rigorosamente il Corano;
  3. Istituzione di una “Polizia del Razzismo” per l’identificazione e la repressione di frasi e idee ritenute offensive per i musulmani;
  4. Creazione di un “Registro del razzismo” per monitorare personaggi pubblici e definire personali percorsi rieducativi;
  5. Apertura dei vincoli per i rifugiati;
  6. Aumento delle quote di accoglienza;
  7. Aumento delle risorse economiche per i profughi;
  8. Obbligo di assunzioni lavorative di stranieri per almeno il 10%;
  9. Sistemazione logistica nelle case vuote degli olandesi.

Il manifesto del Denk è chiaro ed esplicito: “E’ finito il tempo dell’integrazione; è giunto il momento dell’accettazione”.

di Giuseppe Valditara, professore ordinario di Diritto privato romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, in AA.VV., Immigrazione. La grande farsa umanitaria, Aracne, 2017.