Va bene la denuncia, l’esecrazione dei misfatti, i capi di accusa circostanziati e pure l’ammissione di colpevolezza, ma tutto il progetto criminale ha dei mandanti e degli esecutori che non se la possono cavare con un cristiano pentimento.
Due anni di procurato terrore hanno creato danni incalcolabili, i cui risultati completi si potranno constatare solo a lungo termine.
Qui si va dallo spreco commerciale delle mascherine alla devastazione dell’economia, dalla distruzione dei legami sociali alla patologia delle relazioni interpersonali, dai danni psichici nelle giovani generazioni all’apocalisse affettiva degli anziani, dalla disintegrazione culturale della scuola alla manomissione dell’organizzazione sanitaria, dagli interessi privati negli allegri appalti alle manipolazioni dei rapporti scientifici. E potremmo continuare.
In questa operazione scellerata gli innocenti sono quelli che sono stati esclusi dai dibattiti pubblici, che sono stati emarginati nell’ambiente sociale, che sono stati sospesi dal lavoro, che sono stati perseguitati dai collegi sanitari.
Colpevoli a tutto carico sono gli Ordini professionali, i giornalisti lautamente finanziati dal regime, coloro che si sono appiattiti servilmente alle imposizioni governative.
Mandanti ed esecutori di una programmazione banditesca mirata alla messa in ginocchio della Nazione, seguendo direttive precise e organiche per la costruzione di un Nuovo Ordine Mondiale, sono davanti agli occhi di tutti: dai tenutari del sistema golpista ai servi della disinformazione, dai tecnici dalle equivoche appartenenze agli operatori comperati pecuniariamente, dagli intellettuali meno coraggiosi delle puttane – secondo il ben noto commento di Majakovskij – agli indifferenti, giustamente odiati da Gramsci, a ognuno dei quali bisogna chiedere il conto di <<come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime>>.
Se la democrazia è stata affogata da un esecutivo che ha destituito un legislativo con la compravendita ricattatoria delle opposizioni, anche il giudiziario, nella sua assenza complice e nella sua sudditanza omertosa, non può defilarsi dalle sue pesanti responsabilità.